top of page
Cerca
  • trotamarmorata53

EDITORIALE DEL BLOG (IL FUTURO DEI NOSTRI GIOVANI)

Aggiornamento: 26 nov 2021


Guardando i vari telegiornali e notizie giornalistiche pare che l’unico problema al mondo sia il covid. È giusto parlarne come è giusto segnalare le continue scorribande di chi penalizza il paese rifiutando il vaccino. Penso che ignorare i negazionisti sia la terapia più giusta per evitare pubblicità a chi non la merita. Però con altrettanta attenzione è necessario tenere in primo piano il problema dominante del nostro paese: il lavoro, soprattutto il lavoro che spetta ai giovani. Lo scorso anno sono state chiuse 300000 imprese, non si può incolpare solo il covid, l’agonia di queste imprese è iniziata già parecchi anni fa. È come se in una barca ci fosse una falla e nessuno si preoccupasse di chiuderla. Qualcosa è migliorato quest’anno ma non mi pare di vedere una cura efficace per trovare una soluzione aggressiva al problema. Le tecnologie si evolvono, si parla di computer quantistici, auto elettriche, fotovoltaico, fuel cell e grandi progressi della medicina. Questa sarebbe una grande occasione per dare vita alla qualificazione tecnologica dei nostri ragazzi. Onestamente non mi pare che vi sia grande determinazione su questa prospettiva. Molte scuole non sono in grado di formare tecnici e specialisti potenzialmente adeguati alle necessità del futuro.

Ai miei tempi ciò che non si imparava a scuola, poiché non sempre adeguata al mondo del lavoro veniva poi fortunatamente compensato dalla possibilità di imparare le novità tecnologiche dalle aziende in cui poi si lavorava, sicuramente erano più avanti delle scuole stesse, e le modalità di lavoro erano più umane di quelle odierne. Oggi pochi imprenditori sembrano interessati a spendere tempo per creare specialisti. Per ovviare a tale disumanizzazione è necessario un cambio di passo da parte delle scuole. Moltissimi ragazzi sono costretti a emigrare perché non trovano spazio nelle industrie, e non mi si dica che il lavoro c’è e nessuno lo vuole fare. Sono veramente tutti così i nostri giovani? Può darsi che qualcuno lo sia, ma la maggior parte non lo è. Osservate nel campo ospedaliero e medico per esempio: i giovani sono umiliati, devono lavorare quasi gratis e buttati nella mischia quasi senza esperienze vengono scaricati non appena si presenta l’occasione. Molti di questi vanno all’estero dove sono apprezzati e remunerati adeguatamente. Poi se alcuni giovani si fanno offuscare dal denaro facile e subito, lo dobbiamo alla cultura televisiva di questo ventennio che produce falsi miti promuovendo immagini di personaggi vuoti di valori messi sul piedistallo grazie alle proprie sembianze fisiche piuttosto che dal loro valore intellettuale di cui palesemente se ne nota la mancanza. Questo paese deve cambiare prima di tutto dall’etica. La scuola deve diventare promotrice del cambiamento dotandosi di strutture adeguate ad affrontare il futuro. Dobbiamo smetterla di destinare pochi spiccioli alla ricerca. I nostri ricercatori e scienziati da secoli sono stati costretti ad emigrare per avere successo, è una tradizione a dir poco pietosa. Premiare i virtuosi e ignorare furbi e ladri, ed evasori fiscali che invece qui da noi se la cavano sempre, questi ultimi sottraggono risorse preziose ai servizi sociali (scuole, sanità, welfare). La Gabanelli (TG LA 7) ha fornito ieri numeri e statistiche preoccupanti, si stima una perdita di 65000 posti di lavoro con la svolta tecnologica, altri paesi si stanno attrezzando per tenere il passo e noi invece pare che questo passo lo stiamo perdendo. Draghi che non è un politico fa quello che può e gli altri politici invece che fanno? Hanno la capacità di affrontare questi temi?






26 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2_Post
bottom of page